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Posted 23 marzo 2012 in News
 
 

Traghetti estate 2012

Saremar 2012
Saremar 2012


 Traghetti estate 2012 le sorprese non sono finite

23.03.2012

CAGLIARI. Ad agosto, una poltrona di prima classe costerà 45 euro tutto compreso, il posto in cabina quadrupla esterna 70, l’auto al seguito, oltre i 4 metri, 60 euro.
Saranno questi i prezzi 2012 della Flotta Sarda sulla tratta Civitavecchia-Olbia andata e ritorno in alta stagione. Mercoledì la giunta ha approvato il piano tariffario proposto a gennaio dalla Saremar.
Rispetto al 2011, l’aumento è in media di cinque euro, comunque si tratta di rincari dovuti all’inflazione.
La novità è che quest’anno solo il mese di agosto e i weekend di giugno, luglio e settembre saranno considerati alta stagione. Di conseguenza, le tariffe proposte negli altri periodi dovrebbero essere ancora più basse e comunque sempre al di sotto dei prezzi proposti da Tirrenia e dalle altre compagnie di navigazione private.
Per il momento, la Saremar conferma soltanto le due navi sulla Civitavecchia-Olbia, tra l’altro in servizio da gennaio, mentre per la Vado Ligure-Porto Torres e una possibile Livorno-Cagliari, dice di attendere aggiornamenti sul futuro della Tirrenia.

CAGLIARI. Il ministro Passera c’è riuscito, in neanche due giorni; ieri ha riaperto ufficialmente l’affare Tirrenia.
A invitare la Regione alla «fase 2», quella della riconciliazione, è stato da Bruxelles il viceministro Ciaccia e Cappellacci ha risposto da Copenaghen: «Siamo disponibili, purché alla Sardegna sia riconosciuto il diritto alla continuità territoriale marittima». Sarà riconosciuto, parola di Corrado Passera. Il governo in campo. Da Bruxelles è stato il viceministro ai trasporti Mario Ciaccia a confermare che «per rispondere alle ultime perplessità dell’Unione Europea sulla privatizzazione, era indispensabile a raffreddare il clima e riallacciare i rapporti con tutte le parti in causa».
Confermato che il «governo continua a lavorare duramente da settimane per chiarire ogni punto del dossier» e ribadita «la ritrovata serenità dopo l’accordo con gli armatori del gruppo Cin per prorogare il contratto (è accaduto ieri) e aver verificato che la Tirrenia commissariata ha le risorse per andare avanti da sola fino a dicembre», il sottosegretario ha sottolineato: «Adesso abbiamo il tempo per approfondire con tutti i soggetti presenti nel Mediterraneo, non solo quelli privati, le contestazioni sollevate dalla Commissione europea». Approfondire significa riaprire la trattativa con la «Compagnia italiana di navigazione» e, nello stesso momento, riportare al tavolo del confronto anche la Regione Sardegna. Il primo incontro della «fase 2» potrebbe essere già nelle prossime settimane, o comunque appena la «Compagnia italiana» presenterà il nuovo assetto societario, in cui è prevista una quota per la Sardegna.
Poi tutt’insieme proveranno a ottenere il via libera per la «Nuova Tirrenia».
Il sì di Cappellacci. Da Copenaghen dove ha partecipato al Summit delle Regioni, è stato il governatore ad accettare per primo l’invito: «Da sempre chiediamo di essere coinvolti nella privatizzazione.
Preso atto che il clima è cambiato, siamo disponibili a sederci intorno al nuovo tavolo convocato dal governo».
Ma lo stesso Cappellacci ha posto da subito delle condizioni: «Voglio ricordare che è stata la Regione a sollevare per prima a Bruxelles i dubbi sulla vendita della Tirrenia agli armatori napoletani.
Detto questo, oggi qualunque sia l’ipotesi del governo, bisogna ripartire da due presupposti. Primo, deve esserci un intervento serio per migliorare il servizio Tirrenia, che invece oggi è una vergogna nazionale. Secondo, alla Sardegna devono essere restituite le competenze sulla continuità territoriale marittima, previste per legge, con il pieno coinvolgimento nella riscrittura della convenzione e nella programmazione del servizio».
Da qui la trattativa dovrebbe ripartire.
A criticare la «fase 2» è stato subito il deputato del Pdl Mauro Pili: «La sola ipotesi di cambiare in corsa la compagine degli acquirenti, semmai con l’ingresso di un soggetto pubblico, appare più che altro un gioco di prestigio o uno scherzo destinato a non avere alcuna credibilità formale e neanche sostanziale.
L’unica via d’uscita era e resta quella di ripartire da capo, con finalmente una separazione netta fra vendita della compagnia e continuità territoriale».
Più cauto il senatore del Pdl Silvestro Ladu: «È arrivato il momento che mettere in moto le diplomazie, per evitare il rischio che Tirrenia fallisca, perchè altrimenti diventerebbe tutto molto più complicato. Ed è ora che la Regione ritorni a essere protagonista».

Traghetti estate 2012

Fonte: http://www.regione.sardegna.it


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